Nelson_copertina (32K)

Horatio Nelson è uno di quegli uomini la cui vita è stata così avventurosa che basta raccontarla per trasformarla in romanzo: ed è proprio quello che fa questo libro.
L'azione inizia il 21 ottobre 1793, esattamente dodici anni prima della battaglia di Trafalgar, quando Nelson era solo un capitano di vascello e comandava la Agamemnon, la più piccola nave di linea della flotta inglese nel Mediterraneo. Per i due anni successivi, battaglie e scaramucce, attacchi e ritirate, inseguimenti e fughe, veloci incursioni e sbarchi in grande stile, passione e tradimenti si susseguono a un ritmo incalzante nella vita del giovane capitano impegnato nella lotta senza quartiere contro i francesi.

Sacchi racconta tutto questo partendo da un'accurata lettura dei diari di Nelson, dai rapporti ufficiali e dalle lettere private del capitano, ricostruendo la storia di una coscienza sulla sfondo dei fatti storici.

Tutto è narrato dal punto di vista interno dello stesso Nelson, che si svela al lettore in un modo del tutto insolito, ben diverso dalla figura ieratica e fredda che ci viene descritta a scuola. Tormentato dai dubbi, animato dalla passione della gloria e del denaro, obbligato a rispettare un codice di comportamento rigido e implacabile, afflitto da dolori ricorrenti e malattie contratte ai Caraibi, Nelson deve decidere giorno dopo giorno il destino delle centinaia di uomini al suo comando, tra cui spiccano il figlio Joshua e il suo amico William Hoste, due giovanissimi guardiamarina cui la Storia (quella vera) riserverà destini opposti: mediocre ufficiale ubriacone il figlio, brillante commodoro l'amico. E su tutto aleggia il ricordo di Fanny, la moglie di Nelson, destinato a impallidire pagina dopo pagina fino all'incontro con la sanguigna cantante di Livorno che di Nelson diventerà l'amante.